mercoledì 22 aprile 2015

...a casa, con questi pomeriggi. Intanto, i nuovi raccolti 2015. E non è poco. E la verticale del Bi Luo Chun [yunnan] . Wow.

Cari amici, da oggi mi trovate qui.
Se vi va, seguitemi li.
Buon tè a tutti!


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....per vari motivi sono bloccato a casa. Non sono il tipo da stare fermo, lo sapete....ma ogni tanto si deve. Oltretutto, è un momento di progetti, idee....però come dire, esiste di peggio, molto peggio. 
Poi, stare a casa con Fabrizio, aka Gugu che balla Jamiro non è poi tanto male.....
Anyway, mi sono arrivati dallo Yunnan i nuovi raccolti e mi sembrano davvero niente male. 
Oltretutto, è forse una delle piu complete "verticali" di Yunnan Bi Luo Chun, e di questi tempi, consentitemi, non è poco! :)
E' vero, probabilmente il Bi Luo Chun, quello vero, è il Dong Ting, Jiantsu. Però questi tè sono davvero unici...vuoi per il soil, per l'environment, per il clima.....vuoi perche amo lo Yunnan..... :)
Ecco un piccolo anticipo. Voi, preriscaldate il gaiwan, ovvio. 


YUNNAN EARLY SPRING BI LUO CHUN GREEN • TEA SPRING 2015



IMPERIAL YUNNAN DONG TING BI LUO CHUN WHITE TEA SPRING 2015

ZHENYUAN MOONLIGHT PAVILION PURE BUD BI LUO CHUN WHITE TEA

PURE BUD BI LUO CHUN Yunnan HONG CHA • Spring 2015


AI LAO SHAN JADE NEEDLE • WHITE TEA SPRING 2015




Maggiori spiegazioni e schede un pochino piu tecniche le trovate qui, sul facebook dello shop, oppure sul sito

Io mi limiterò, magari insieme a Rick, di fare delle piccole singole schede....Sicuramente, per quelli di Napoli, faremo un incontro da GuShu, magari proprio sulla verticale del Bi Luo Chun, e partiremo proprio da un Dong Ting, in modo da accontentare anche i piu puristi. 

...per ora vi saluto, ci sentiamo presto.
BuonaSera.





domenica 29 marzo 2015

Formay Chumbo Dawon, dalla Korea con il Liquore.

Cari amici, da oggi mi trovate qui.
Se vi va, seguitemi li.
Buon tè a tutti!

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...una continua malattia, una continua ricerca.
Certo, mi potrei fermare a quello che propongono i vari fornitori, italiani, francesi, tedeschi, ora anche sloveni.

Ma non mi piace. 
Mi interessa cercare cose nuove, cose poco trovabili. Certo, per il negozio abbiamo bisogno anche di cose piu "commerciali", ma per quello che ci vogliamo bere, e per quello che vogliamo far conoscere, ci piace cercare il difficile, e, quando capita, il nuovo.

Insomma, bevo te e mi piace l'idea di condividerlo, di farlo provare....
Ed appunto. 
E' appena arrivato questo te rosso coreano, FORMAY CHUMBO DAWON, da Boseng, raccolto primaverile.



E' veramente fantastico. Vincitore di diversi premi, si presenta 
all'olfatto davvero bene.  Agrumato, speziato, frutta secca....ma delicato.
Il liquore, bello, arancio, brillante, luminoso.....rispetta perfettamente 
l'idea del naso, aggiungendo piu note di spezie, quasi "frizzantino". 
Io amo la china, e riesco a trovarla. Magnifico.



Vi allego una spiegazione quasi da brochure turistica, dei giardini di provenienza.
Dimenticavo, il tè è biologico ed al momento ho solo 200 grammi, meno quello che mi sto bevendo. :)


I giardini CHUMBO DAWON,  sono noti come “Piantagione del
Tesoro Celeste” e si trovano a Sud della Contea di Boseong, 
importante centro di produzione del tè in 
Corea del Sud. 
I Giardini si trovano ad una altitudine 
di circa 400mt in gradevoli colline inclinate di 45 
gradi, esposte a continui venti caldi meridionali 
e nebbia al mattino. 
Condizioni davvero ideali per ottenere Tè dal carattere unico 
e per coltivare con metodi naturali. 
La tenuta mantiene una temperatura mite e calda tutto l'anno, 
e la temperatura rimane superiore a 10°Celsius anche durante la stagione invernale. 
Inoltre una piovosità media annua di 1.500 millimetri 
e le condizioni del terreno risultano ottime per una piantagione di tè.

Tutte le attività produttive manualmente e secondo metodologie tradizionali. 
Le piante di tè sono coltivate in modo assolutamente naturale 
e solo le gemme con le primissime foglie di 
tè più giovani vengono raccolte a mano per produrre 
Tè molto pregiati e dal carattere inconfondibile.

Il risultato è assolutamente eccezionale, il gusto, l'aroma 
e il colore sono da record. Questo tè ha vinto il
Primo premio per il suo tè nero (FORMAY) nella competizione 
per i migliori Tè Coreani del 2014. Altri 
premi includono il Primo Premio per i tè di alta qualità 
in Corea nel 2004 e il premio per la produzione 
di Tè di alta qualità nel 2010 assegnato 
dalla Federazione Culturale del Tè Coreana.

Tè Nero FORMAY – “il Tè da Re”:

Viene realizzato con giovani foglie di tè cresciute 
in un ambiente naturale perfetto, applicando i 
metodi di preparazione a mano del tè tipici dello Sri-Lanka 
(appassimento, laminazione, ossidazione, essiccazione e classificazione). 
Tutto questo ci ha regalato un “Tè da Re” e un “Tè vincente”. 

I Tè FORMAY hanno un contenuto ben bilanciato e equilibrato 
di teaflavine e tearubigine (polifenoli/ flavonoidi a struttura complessa, che svolgono una azione antiossidante) 
per garantire un gusto, aroma e colore eccezionali. 
I raccolti sono 4, da aprile a luglio e da questi si producono 4 tipi di tè FORMAY: 

1. FORMAY Primo raccolto Primaverile (Aprile) - preparato con giovani foglie di tè raccolte a mano 
prima del 20 Aprile (grado FOP) 

2. FORMAY Secondo raccolto Primaverile (Maggio) - preparato con giovani foglie di tè raccolte a mano 
durante il mese di Maggio (grado OP) 

3. FORMAY Raccolto estivo (Giugno) - preparato con giovani foglie di tè raccolte a mano nel mese di Giugno (grado OP) 

4. FORMAY Raccolto Autunnale (Luglio) - preparato con giovani foglie di tè raccolte a mano in luglio-agosto.

Perfetto, vi aspetto, in modo virtuale e reale. 
Buona Domenica!

mercoledì 25 marzo 2015

Te del Darjeeling o Pacco cosmico? Viaggio tra il vero ed il Fake.

Cari amici, da oggi mi trovate qui.
Se vi va, seguitemi li.
Buon tè a tutti!


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....riprendo un post che ho scritto giusto un anno fa, in concomitanza con l'arrivo di alcuni First Flush del darjeeling. Bene, ora mi è arrivato un nuovo raccolto, un Poobong EX1 First Flush SFTGFOP1.
Vi posso anche dare la data del raccolto: 27 febbraio 2015. 
Ieri lo abbiamo provato... che dire, un mondo dentro il Tester! 





Le foglie verdissime e freschissime (biologiche, ovviamente) sono composte dalla gemma e dalle due foglie  sottostanti. 
Fresco, floreale e rinfrescante.  Liquore oro/limone giallo, caratteristica dominante di quasi tutti i First Flush raccolti prima. Astrigenza sottile, pieno, floreale, malto e leggere spezie.



Ora vediamo di capire meglio, o anzi, ripetere un po di note sulla classificazione dei tè del Darjeeling. Lo sapete, io sono cinese, ma come dire, questo genere di primizie mi fanno impazzire.....


Quando comprate un tè, (qualsiasi tè) è bene che vi informiate sulla provenienza, sul grado e sul raccolto del tè stesso. 
Solitamente (e dipende esclusivamente dal commerciante) quando comprate un tè nero indiano, magari proprio del Darjeeling, insieme al nome “Darjeeling” (il nome geografico della zona di produzione)  trovere una “strana” sigla, composta da lettere, tipo SFTGFOP o GFOP,FF o SF, o addirittura, nulla.
Immagino che la cosa vi abbia incuriosito non poco, quindi cercherò di dare qualche notizia al riguardo.
Partendo dal presupposto che il Darjeeling è una delle aree piu famose di produzione di tè nero (anche se ultimamente vengono prodotti anche te verdi e bianchi di ottima qualità, ), bisogna un attimo capire se il tè acquistato è effettivamente prodotto in quell’area!  
Pensate che da statistiche abbastanza recenti (condotte dall’India Tea Board), nel 2012 sono state prodotte nel Darjeeling 8500 tonnellate di tè, ma ben 40.000 tonnellate ne sono state vendute!
Praticamente su 5 chili solamente poco piu di un chilo era un tè originale a denominazione di origine, il resto era FALSO!


Da diverso tempo, a tutela dei consumatori (ma anche dei produttori), il Tea Board Of India ha istituito un marchio.



Ma Non basta….
Una volta che abbiamo capito che il tè comprato è effettivamente del darjeeling, bisogna capire che tè è!
Come detto, maggiori informazioni abbiamo e meglio è!
I GIARDINI
L’area del darjeeling comprende 87 giardini tutelati dal marchio e oltretutto, tutti con parziale o totale produzione Organica.
E’ quindi fondamentale capire o  sapere  il nome del giardino di Provenienza….
Non puo esistere un te del Darjeeling senza indicazione del Giardino.
Di conseguenza, non puo esistere un te del Darjeeling (a marchio) chiamato solo Darjeeling… deve essere seguito da un nome, e tale nome dovrà indicare appunto il giardino: Castelton, Dooteriah, Puttabong, Margaret’hope, Badamtan e tanti altri…
E’ anche bello  (ed importante) capire dove viene prodotto il tè: altitudine, vicinanza a laghi, fiumi, composizione del terreno, clima e cosi via….. anche per avere un proprio schedario di gusto!
Non comprereste mai una bottiglia di vino bianco senza nome, indicazione geografica e anno di vendemmia, vero?
IL RACCOLTO
Di fondamentale importanza è conoscere il raccolto. I raccolti pricipali “originali” del tè nero del darjeeling sono tre:
  • First Flush, raccolto in primavera – FF
  • Second Flush, raccolto nei mesi estivi – SF
  • Autumn Flush, raccolto tra settembre e ottobre – AF
Esiste anche un raccolto tra il FF ed Il SF chiamato “in beetwen“, molto particolare, ma effettuato solo in base ad alcune condizioni favorevoli, ed il tè prodotto è molto ricercato….
Quindi, se abbiamo comprato il nostro bellissimo tè nero del darjeeling dei giardini di Poobong, raccolti in primavera, magari a marzo, avremo un etichetta del genere: Darjeeling Poobong FF, ed è gia qualcosa…. :)
LE FOGLIE
Arriviamo adesso alle foglie. 
Regola generale è che un te di gemma solitamente è piu pregiato di un tè di foglie.
Ma come dire, è importante magari anche che le foglie siano intere……
La classificazione merceologica si basa appunto sul grado delle foglie, e si parte dal concetto di ORANGE PEKOE, la gemma apicale e le due foglie sottostanti.
Esistono 4 Gruppi:
Whole Leaf (foglia intera)con i seguenti principali sottogruppi:
  • SFTGFOP – Super Fine Tippy Golden Flowery Orange Pekoe
  • FTGFOP – Fine Tippy Golden Flowery Orange Pekoe
  • TGFOP – Tippy Golden Flowery Orange Pekoe
  • GFOP….FOP…
Brokean Leaf (foglia rotta)
  • FTGBOP – Fine Tippy Golden Broken Orange Pekoe
  • TGBOP – Tippy Golden Broken Or ange Pekoe
  • FBOP – Flowery Broken Orange Pekoe
  • BOP – Broken Orange Pekoe
Fannings
  • GFOF – Golden Flowery Orange Fannings
  • GOF – Golden Orange Fannings
Dust (polvere)
E’ ovvio che le foglie intere (il primo gruppo) sono quelle di maggiore qualità, quelle che davvero incorporano in sè il vero gusto, l’aroma e la storia dei te del Darjeeling! Sono questi che comunemente vengono definiti gli “Champagne dei Tè“….
Le ultime due categorie sono normalmente utilizzate o per le profumazioni o per i te in bustina…..insomma, non un gran bel bere!
Quindi, tornando al nostro tè appena comprato, se aggiungiamo il grado, e magari è il grado piu importante della categoria a foglie intere, avremo Darjeeling Poobong FF SFTGFOP(1), e se magari troviamo alla fine il numero 1, parliamo di un tè davvero importante e di altissima qualità, speciale.….e questo, lo è.
IL LOTTO o PROGRESSIVO DI PRODUZIONE
Ma non abbiamo finito…….Capita che alcune volte leggiamo, vicino al nome delle strane sigle, tipo EX1, EX2 oppure DJ1, DJ2, cosa vuol dire? E’una codifica che ci fa capire addirittura il progressivo dei kili raccolti: DJ1 è il primo lotto che viene prodotto in 100 Kg, DJ2 dal 101 al 200 e cosi via…. (pensate che su un blog ho trovato che le sigle DJ seguite dal numero indicavano le fermate del treno che attraversa la zona del darjeeling)....
Tuttavia, EX1, EX2, … sono quelli che vengono prodotte prima del DJ1 e sono più pregiate, uniche e costose…..
Quindi, completiamo il nostro tè, ipotizzando che è stato raccolto a fine febbraio, e fa parte della primissima partita (quindi i primi  10 kg raccolti):
Darjeeling EX1 Poobong  FF SFTGFOP1
in Riepilogo:
Darjeeling: luogo di origine
EX1: Progressione del raccolto, in questo caso è tra il 20 kg ed il 29 kg raccolto
Poobong: Nome del Giardino
FF: First Flush, primo raccolto
SFTGFOP1: Super Fine Tippy Golden Flowery Orange Pekoe, tè a foglia intera, il piu pregiato, gemma e foglia.
Ecco, spero ora sia un pò piu chiaro. Per domande, riflessioni ed altre cose non esitate a contattarmi....e come al solito vi consiglio di torturare il vostro “fornitore” di tè preferito, soprattutto quando si comprano “foglie” importanti e costose, è un Vostro diritto! 
Buon Tè a tutti!

giovedì 1 gennaio 2015

...riprendo mano. O almeno, vi dico quello che sto per preparare, a parte le cose già fatte, ovvio.

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Buon tè a tutti!


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Cari, finalmente ritorno a scrivere.
La verità è che l'impostazione grafica di questo blog mi fa un po caca*e,  di conseguenza non mi identifico. Magari trovo qualcuno che è disposto a darmi una mano, magari in cambio di tè :)
Ad ogni modo, buon anno. E' stato un anno importante, ricco di avvenimenti e soprattutto di crescita.
Finalmente siamo riusciti ad aprire GUSHU, una piccola associazione sul tè, insieme a Riccardo Abbruzzese e Giustino Catalano.  In realtà è una sala, dove serviamo il tè al modo cinese, o almeno cerchiamo, sia in Gong Fu Cha e sia in Chaou. Organizziamo corsi e cose così.
L'ultimo viaggio in cina è ancora ben presente, solo che ora devo organizzare il prossimo.
La data è certa, metà marzo. Un salto in Yunnan del sud, su Nannuo Shan, di sicuro lo faccio. Pero mi interessa anche il raccolto di Long Jing....per non parlare del MengShan, nel sichuan. Ma Anche il tè bianco, nel fujian. Insomma.... tra poco decido.
Cosa sto preparando. Ho quasi terminato uno studio sui Puerh. Sulla lavorazione, sul Wrapping  e sulla degustazione. Sapete, io amo lo Yunnan.....
Poi, una piccola storiella sui Pouchong. Sempre nello Yunnan ho conosciuto una famiglia di Taiwan che produce Wulong da una cifra di tempo. Mi dovrebbe arrivare anche qualcosina di molto particolare,
Ecco, vi ho detto quello che ho intenzione di fare.
Poi, non è mica detto......
Auguri di Buon Anno a tutti, ci vediamo in strada.

Una ultima cosa, abbiamo finalmente un sito online: www.qualcosadite.com
ciao!




mercoledì 25 giugno 2014

Puerh, prima parte. Nannuo Shan senza Luce, l'alba e per favore, mi puoi dare la password del Wifi, o come dite voi, del WAH FAH?

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...Pasha Xin Zhai, 25 maggio 2014, Yunnan del Sud
Passata la notte (molto piovosa) a Nannuo Shan, senza corrente e al buio, e vista l'alba su una splendida vallata, ci mettiamo in moto verso Pasha Xin Zhai.




La strada è terribile, solo pietre, niente asfalto, stretta ed ora il sole picchia. Il piccolo pickup mantiene bene, ottima sterzata e buona ripresa.

Penso: Ma cosa è il puerh?

A distanza di una ventina di giorni, decido allora di fare un poco di chiarezza, partendo dal semplice, ovvero, quello che  ho visto. Prometto, con poca poesia. In rete trovate interi poemi (scritti a distanza), io non mi sento all'altezza.....

Yunnan.
Benchè sia prodotto anche in Guandgong, Guanxi e Vietnam del Nord, l'area di Produzione Storica è lo Yunnan, regione nel sudest cinese, a confine con il Burma, Laos e Vietnam.
Anzi, si potrebbe dire che il Puerh Nasce nello Yunnan.
Un attimo il concetto di Regione, noi siamo abituati alle nostre regioni, piccoline e facilmente raggiungibili....
lo Yunnan è un poco piu piccolo della Francia!

Ma perchè Puerh? Cosa vuol dire Puerh? 
Puerh (Pu'er) non è altro che il nome di una città dello Yunnan del Sud. Puo sembrare strano, ma Puerh non produce neanche tanto tè. 
Ed allora, perchè questo nome? Questione Semplice, Puerh City per secoli è stata uno dei principali "tea trading Center" 
della storia: i produttori, coltivatori ed i mercanti usavano andarci per il tè. 
Per questa ragione, tutto il tè comprato è venduto in Puerh fu cominciato ad essere chiamato Puerh.


...arrivati a Pasha Xin Zhai, dopo una buona ora e mezza di strada infernale, siamo ospiti di alcuni ragazzi che producono 
Pu erh. 

Molto velocemente, Xin vuol dire nuovo, Zhai una cosa tipo Villaggio. 
Una vecchia donna di etnia Dai prepara il mangiare per i maiali.




Allora, case di legno, tipo palafitta, nuove, costruite da tutta la famiglia, insieme. 
Il Bagno? Non c'è. In campagna a fare i bisogni. 
La cucina? No, si cuoce sul fuoco.
Il Wifi, certo! 
Il satellite e la tv ultrapiatta? Sicuro! 
Il Suv nuovo di zecca? Ma naturalmente! 
I pannelli solari per essere indipendenti dal sistema elettrico Nazionale? In tutte le fattorie, case, fabbriche.




Cosa è successo.
All'ultimo cambio generazionale, i giovani hanno portato internet
Hanno lasciato tutto come era. Ma ora sono connessi.
La vecchia zia e la nonna nei periodi giusti, raccolgono le foglie. I figli, con i loro padri e con i loro fratelli, 
producono il tè. E' tutto come secoli fa. Qui nessuno mai si sognerebbe di comprare un macchinario, che ne so, una 
rollatrice. Perchè togliere lavoro alla famiglia? 
Siamo tanti e dobbiamo lavorare tutti. 



A questa immagine bucolica, quanto mai giusta, si contrappone lui: 
Il World Wide Web.
Se un chilo di Puerh 10 anni fa costava 5 euro, oggi costa 20 volte tanto, un primo raccolto primaverile del giardino, o meglio, della "foresta" giusta, puo arrivare fino a 2000/3000 RMB al kilo. 
In Nannuo Shan soprattutto, ma anche in altre zone, hanno pensato bene di numerare i Gu Shu, Gli alberi selvatici. 
In questo modo un possibile acquirente puo scegliere la pianta da cui comprare il tè. In Hekai, le foglie di un Gu Shu di oltre 1000 anni (il quarto albero piu antico della zona di XISHUANGBANNA) sono state acquistate tutte da un ricco costruttore di Hong Kong, per un costo al chilo di circa 6800 euro! Avete capito bene!

Internet, dicevamo. Ora i contadini conoscono benissimo il prezzo di vendita di un chilo di Puerh, vedono quanto sono disposti a pagare per il puerh nei CHA SHI di Guangzhou, Shanghai e soprattutto Hong Kong, i ricchi e soprattutto, i "Nuovi" ricchi. Perchè anche questo aspetto non è da sottovalutare, la Cina è piena di nuovi ricchi, persone che stanno cavalcando questa onda economica inarrestabile Cinese.....ed il Puerh può essere considerato uno Status Symbol, alla stregua di un telefonino o di un vestito italiano....
Tutto questo, ed anche altri fattori, ovviamente, hanno fatto "girare" tanti, ma tanti soldi attorno a queste fattorie e/o piccoli produttori, che, nel giro di qualche anno, da una situazione critica di povertà, si sono trovati sia con una ricchezza inaspettata, ma anche a dettare le leggi del mercato...




A breve, parleremo della pianta, delle foglie, della lavorazione, e di tutte quelle cose che ci aiuteranno a capire un po di più.

Credo che per oggi basta, buona Giornata!

giovedì 12 giugno 2014

...Giovanni Chicco D'orzo, L'uccisione del verde e l'empatia del Puerh. Ed un wok gigante con delle foglie dentro.

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Buon tè a tutti!


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...Quando ero un po più giovane, amavo (ancora oggi), una canzone dei Traffic di Steve Winwood, John Barleycorn (must die), un canto tradizionale, mi sembra scozzese, che ha a che fare con il Whisky, o meglio, con la produzione del Whisky. Ora, il protagonista della canzone, John Barleycorn (tradotto in italiano fa un po ridere: Giovanni Chicco di Orzo) è un bambino, bambino che dopo essere diventato uomo, deve essere ucciso. Ma perchè, deve essere ucciso?
Giovanni Chicco d'orzo non è altro che la personificazione dello "spirito del grano":

"Lo spirito del grano è la spiegazione mitica del mistero contenuto nel continuo rinnovarsi della vita: dai semi del grano vecchio (che muore) nascerà l'anno successivo il nuovo raccolto. E la nascita del grano nuovo, e quindi del cibo, fonte principale e quasi unica di sostentamento e vita nella civiltà contadina, non era certo un fatto secondario, e giustificava attenzioni particolari, fino in alcuni casi a sacrifici propiziatori rituali, in alcuni casi anche umani, o, più tardi, a rappresentazioni allegoriche degli antichi sacrifici.

Perché lo spirito del grano doveva morire? Era una metafora del ciclo della mietitura, il grano crescente doveva essere mietuto, quando finiva era finito il raccolto, il mietitore che mieteva l'ultimo covone simbolicamente uccideva il raccolto di quell'anno, e quindi uccideva lo spirito del grano, e quindi in qualche modo prendeva su di sé la sventura della fine della vita, della morte.
Ma lo spirito sarebbe rinato l'anno dopo, bastava sincerarsi che morisse in modo certo per garantirne la rinascita, e quindi doveva essere inscenata una uccisione simbolica e inappellabile (nella canzone è il "voto solenne"), con le forme e la brutalità del sacrificio".



Ora, tutto quello che riguarda il Puerh, almeno quello rurale, dal villaggio, dai GU SHU, dalla foresta, è tutto manuale. Dimenticatevi le grandi "factory", tipo Menghai, Six Famous Mountain etcetc....
Questi uomini, queste donne, vivono con il tè, aspettano il tè, ascoltano il tè.
Intere comunità hanno un solo scopo: fare il Puerh. E lo aspettano. Aspettano il raccolto, Aspettano le gemme, qualche volta aspettano la pioggia, altre volte, devono fare piu presto, della pioggia.
Un aspetto affascinante della lavorazione (del tè, in generale) è lo SHA QING (tradotto è qualcosa di simile a Uccidere il verde). Con questa fase della lavorazione, "cuocendo" (non è il termine esatto), in enormi Wok le foglie fresche, si arresta il processo enzimatico delle stesse, processo enzimatico iniziato al momento del "Picking", della raccolta....in poche parole, si cerca di "uccidere la vita della foglia", per preservarne aromi, qualità, benefici.....
Ora è chiaro che tutto è in mano del "contadino", e lui che decide come "cuocere" le foglie, quanto pressarle, la temperatura, il tempo.....
....come puo venire il tè se magari, egli stesso quel giorno era stressato, nervoso, o magari, felicissimo?
Può essere considerato, in questi casi, il Pu erh Empatico?
Secondo me si. Ed è proprio qui, che sta il segreto e la differenza tra due coltivatori, magari che lavorano le foglie a 15 metri di distanza.
L'empatia è un processo, essere con l'altro. L'uomo lavora la terra, e la terra, essendo viva, produce in base alle indicazioni dell'uomo, senza mai perdere però la sua prerogativa principale, l'essere viva.
In una tazza di Puerh  si puo trovare tutto questo, dalla natura selvaggia degli alberi antichi (Gu Shu), il contesto (environment), la foresta, fino a  colui che lo lavora,  l'uomo.
Il Puerh, come detto, è vivo, non muore, continua la sua vita in modo quasi impertinente, portando con se ricordi, storie ed appunto, vita.


Il video della lavorazione è stato girato a Pasha Xin Zhai, un po piu a sud di Nannuo Shan, lunedi 25 maggio, la foto qui sotto invece è stata scattata a Nannuo Shan, il 24 maggio, ed ero felice come un bambino.